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TIPOLOGIA: Film

TEMA: Autismo

TITOLO: “Buon compleanno Mr. Grape”

DURATA: 118 min

REGIA: Lasse Hallström

CAST: Johnny Depp, Leonardo DiCaprio, Juliette Lewis, Mary Steenburgen, Darlene Cates, Laura Harrington, Mary Kate Schellhardt, John C. Reilly, Penelope Branning, Crispin Glover…

GENERE: Drammatico

CLASSIFICAZIONE: 🟢 *

TRAMA

Nella piccola città di Endora, nell’Iowa, Gilbert Grape si occupa del fratellino quasi diciottenne Arnie, autistico, mentre la loro madre Bonnie, obesa da quando il marito si è suicidato diciassette anni prima, trascorre i giorni sul divano mangiando, fumando e guardando la televisione, mentre l’intero paese la spia come fosse un fenomeno da baraccone. È quindi Gilbert a farsi carico della responsabilità della casa e dell’accudimento di Arnie, mentre le loro sorelle si occupano del resto.

Le cose cambiano con l’arrivo di una giovane donna, Becky, e di sua nonna, bloccate in città perché il loro caravan si è rotto: Gilbert dimostra chiaramente un’infatuazione per la nuova arrivata e, per trascorrere un po’ di tempo con lei, lascia Arnie da solo nel bagno, dicendogli che è abbastanza grande da riuscire ad asciugarsi senza di lui. Rientrando a casa dall’appuntamento, però, trova il fratello dove lo aveva lasciato, tremante, così al suo senso di colpa si unisce la rabbia verso la sua famiglia, mentre in Arnie nasce la paura di lavarsi di nuovo…

COMMENTO PERSONALE **

Un giovane Johnny Depp e un ancor più giovane Leonardo di Caprio (rispettivamente di circa 30 e 19 anni quando è uscito “Buon compleanno Mr. Grape”) rappresentano il rapporto tra siblings e fratelli con disabilità, fatto di tanto amore e protezione ma anche responsabilità, momenti di stanchezza e talvolta frustrazione.

Il film, basato sull’omonimo romanzo di Peter Hedges, riesce piuttosto bene a mostrare le difficili dinamiche della famiglia Grape, e sebbene il finale cerchi di restituire un po’ di speranza ai protagonisti Gilbert e Arnie, il drammatico epilogo (un po’ estremo e surreale, diciamolo pure) lascia comunque un forte senso di vuoto e di malinconia, anche se il tema della perdita appare fondamentale per far evolvere i personaggi e “sbloccare” la loro situazione, rendendo il loro un vero e proprio percorso di formazione e consapevolezza.

“Buon compleanno Mr. Grape” è un film sufficientemente riuscito sull’autismo e sulle difficoltà più concrete che ogni giorno lo riguardano, con una molto buona interpretazione di Leonardo Di Caprio. In sottofondo, la cruda amarezza di un’esistenza fatta di preoccupazioni, molto spesso silenziose e per questo logoranti, dove solo grazie all’amore si riesce a trovare un po’ di pace.

  • PRO: Molto coinvolgente l’interpretazione di Leonardo DiCaprio, che sicuramente ha fatto la differenza.
  • CONTRO: Un eccessivo senso di vuoto, per certi versi funzionale, ma con un finale un po’ “così”.

* LEGENDA CLASSIFICAZIONE:
🔴 = parla di disabilità in modo totalmente sbagliato (con pietismo, compassione, «inspiration porn» o eccessiva «romanticizzazione») e inoltre ha una pessima trama, banale o emotivamente ruffiana, facendo leva sulla pancia del pubblico;
🟡 = parla di disabilità non del tutto correttamente a livello concettuale ma ha una trama molto piacevole, emozionante, divertente o con punti interessanti (insomma, rappresenta comunque un buon prodotto di intrattenimento, così godibile però da non far pensare allo spettatore medio che quello che sta guardando non è proprio inclusivo);
🟢 = parla di disabilità in modo perfetto e ha pure una storia che funziona, accattivante, riuscendo a coinvolgere e a emozionare chi guarda in modo “sano”, senza ricorrere a un pietismo dannoso.

** DISCLAIMER:
Ogni commento a film, docu e serie TV è puramente personale: l’analisi sul fronte “inclusione” si fonda sempre su uno studio multidisciplinare ed esperienza professionale, mentre non c’è alcuna intenzione di dare pareri tecnici cinematografici, non avendo specifiche competenze in materia. Ricordo inoltre che l’arte resta ovviamente in gran parte soggettiva, perciò tutte le altre opinioni (compreso quelle divergenti) meritano rispetto e sono valide, basandosi sulle proprie emozioni. Fanno parte di questa lista quei titoli entrati nella grande distribuzione come Cinema, Netflix o Amazon Video; sono quindi escluse opere, soprattutto amatoriali, che sarebbero invece difficilmente reperibili.